martedì 16 agosto 2011

Il decalogo del perfetto piazzese durante il Palio dei Normanni

Nessun piazzese, credo, riesce a immaginare il Ferragosto senza il Palio. Piazza Armerina rimane come svuotata dopo mesi di preparazione e tre intensi giorni di manifestazione. Adesso, ciò che si riempie sono blog e giornali, di notizie e critiche. Su quello che il Palio dei Normanni è stato, dovrebbe essere stato, dovrebbe essere, sarà... Chi più o chi meno ha un parere da esprimere, spesso non positivo, ma si sà: ai piazzesi e all'uomo, in genere, non manca mai lo spirito di critica. Decisamente, sotto molti aspetti, siamo un popolo incontentabile. Eppure senza critiche, nulla verrebbe migliorato. Quindi se le critiche possono diventare costruttive, che ben vengano. Un buon lavoro nasce sempre dall'idea di uno e dalle critiche di cento, se i 101 chiamati in causa riescono a confrontarsi civilmente e con l'intento di garantire il bene comune. Tutta questa retorica va tradotta in un solo concetto: IL PALIO DEI NORMANNI LO FACCIAMO TUTTI I PIAZZESI INSIEME. Chi nel ruolo di sindaco, chi di assessore, chi di consigliere comunale, chi di organizzatore, chi di giostrante, chi di figurante e chi... di piazzese! Pensate infatti a quanti compiti ha da svolgere il piazzese per rendere questa città quanto più accogliente e meravigliosa per il turista e il forestiero, per chi ritorna qui in ferie o viene a trovare i parenti. Proviamo fare un decalogo...
IL PERFETTO PIAZZESE DURANTE IL PALIO DEI NORMANNI:
- Non bestemmia; sa bene che la festa del Palio è principalmente in onore di Maria SS. delle Vittorie, nostra patrona, bestemmiare per non aver trovato posto al campo è indecoroso e anche abbastanza incivile.
- Non parcheggia in doppia fila; non lo fa mai durante l'anno ma sa che non deve farlo soprattutto in questi giorni in cui la città è affollata e caotica.
- Non prende la macchina se deve spostarsi di pochi passi; perché fa bene alla salute e per quanto detto nel punto precedente.
- Si comporta da uomo e non da animale; spingere pur di entrare al campo sportivo, incurante di aver davanti polizia, anziani e bambini, è indecoroso ma, soprattutto, pericoloso!
- Non sporca i luoghi comuni; una città è bella principalmente se è pulita.
- Non mostra disprezzo verso i propri concittadini; squartare la pelle del tamburo di un plotone rivale, ad esempio, è segno di grande inciviltà.
- E' rispettoso dei diritti altrui; arrivare al campo sportivo alle sei e restare in piedi davanti a chi è uscito di casa alle due del pomeriggio per prendere posto, impedendogli la visuale e intimandogli "Si doveva sedere più in alto" è... incommentabile!
Ci saranno certo suggerimenti migliori per noi piazzesi che il Palio non lo facciamo in prima fila ma certo contribuiamo a rendere questa Città migliore e più vivibile, per noi stessi e per gli altri. Forse sono piccoli accorgimenti, ma credo siano più importanti del capire se i capelli dei figuranti debbano essere ingelati o naturali, se si possano tenere orologi e pearcing, se una donna possa suonare il tamburo, se le dame debbano essere figlie, nipoti, amiche di... , se al campo i figli dei consiglieri debbano avere il posto riservato o meno. I turisti non notano questo, ma apprezzano il calore dell'accoglienza, il grado di civiltà, l'ordine e la sicurezza di una cittadina.
E adesso continuiamo pure a sbizzarrirci con critiche e commenti sui vari blog, anche su questo, se vi pare. Ma riflettiamo. Riflettiamo sul patrimonio che abbiamo in mano, una Città ricca e meravigliosa, il cui aspetto e la cui risonanza nel mondo non dipendono solo da chi governa ma da ognuno (OGNUNO!!!) dei suoi abitanti: noi piazzesi!

Rosa Linda Romano